IL BATTESIMO

Il termine “battesimo” (deriva dal greco antico “bapto – baptizo”, che significa “immergere, sommergere”), esprime il senso di una totale immersione nell’acqua, come simbolo di una totale accettazione del Cristo che purifica e rigenera (Vangelo di Giovanni 3:16; 6:51-58; Lettera agli Ebrei 4:2,3).

L’acqua non purifica ma simboleggia la morte del peccato che separa l’uomo da Dio, un seppellimento con Cristo e la risurrezione ad una vita nuova:

“… al tempo di Noè, mentre si preparava l’arca, nella quale poche anime, cioè otto, furono salvate attraverso l’acqua. Quest’acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio)…” (Prima lettera di Pietro 3:20,21).

Questo cambiamento è prodotto dal sacrificio di Cristo e dalla fede in Lui (Lettera di Paolo ai Romani 6:4; Vangelo di Giovanni 3:16).

Battezzati, ovvero immersi nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Queste tre Persone (ma un solo Dio) vengono chiamate in causa quale ragione della conversione e del battesimo stesso e quali testimoni. Il credente viene immerso in Dio; pertanto è invitato ad abitare, dimorare in Dio per una vita da cui Dio non deve essere mai escluso.

Il cristiano diventa così una sola cosa con la Trinità (Vangelo di Matteo 28:19; Vangelo di Giovanni 5:26; 15:4-6; Prima lettera di Paolo ai Corinzi 3:16; Prima lettera di Giovanni 2:27,28).

Pratiche e formule estranee alla Scrittura, all’insegnamento di Gesù e a quanto praticato dagli apostoli, non possono essere accettate dal vero cristiano.

Queste sono principalmente il battesimo per aspersione, il battesimo dei fanciulli, il battesimo nel solo nome di Gesù (Vangelo di Matteo 18:10; 19:13-15; Libro degli Atti degli Apostoli 2:38; 10:48).