Adorare Dio vuol dire rendergli onore, rispetto e riverenza, in quanto ne è degno. L’adorazione è una profonda esperienza spirituale, che ci mette in uno straordinario contatto con Lui.
Tramite l’adorazione riconosciamo che Gesù è il Signore dei signori e il Re dei re, unico Salvatore della nostra anima.
Nella vera adorazione non trovano spazio ritualità, ripetizione di litanie, formalismo: piuttosto si svolge sotto l’impulso (o la spinta) dello Spirito di Dio.
L’adorazione prepara i cuori a ricevere ciò che Egli vuole donare, inducendo così i credenti a ringraziarlo e lodarlo.
La lode, invece, è l’espressione gioiosa della riconoscenza per ciò che Dio ha compiuto nel passato, per quel che sta compiendo oggi e per quanto ci aspettiamo possa compiere nel futuro.
In ogni culto nella nostra chiesa evangelica ogni credente partecipa personalmente e coralmente nell’adorare e lodare il Signore, anche tramite la preghiera e il canto.
Lo fa perché lo ama! E la grazia di Cristo, la Sua gioia, e la Sua pace, si manifestano nel cuore, perché Gesù assicura che “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Vangelo di Matteo 18:20).