Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato

Mi chiamo Betty, la mia testimonianza non si basa su una religione, ma su Cristo Gesù, che ha dato la Sua vita sulla croce per darci la vera vita.

Quando qualcuno mi chiede perché credo in Dio rispondo: “perché ho visto Dio operare nella mia vita e trasformarla. Ho chiesto aiuto con tutto il mio cuore al Signore e mi ha risposto”.

A 19 anni mi sembrava che niente andasse come doveva, sentivo un vuoto e un’insoddisfazione che mi portava sempre a pensare a quale fosse il senso di quella vita. In famiglia vivevo una situazione di equilibrio precario da ormai sette anni. Quando avevo dodici anni mia madre si ammalò di depressione. Oggi purtroppo in molti conoscono questa malattia, è una malattia tremenda che ti toglie tutto e in casa nostra aveva tolto la pace tra i miei genitori. In casa si passava da giornate tranquille a giornate di urla furibonde. Io e mia sorella vivevamo sempre nel terrore che prima o poi potesse accadere qualcosa di grave e quando i miei avevano litigato facevamo a turno per uscire di casa in modo da non lasciarli soli.

Oltre alla paura delle liti costanti c’era la paura che la depressione si portasse via mia madre, a volte passava intere giornate chiusa al buio in camera da letto piangendo, altre volte ci diceva che prima o poi l’avrebbe fatta finita. La nostra vita in quegli anni è stata una prigione e le sbarre erano le paure e l’angoscia. L’ anormalità della nostra condizione familiare per noi era ormai normale quotidianità e a volte penso che sia la stessa quotidianità che vivono molti ragazzi oggi. Infatti, io non facevo nulla di diverso da quello che fanno molti giovani e meno giovani, che viene reputato normale. Cercavo di riempire un vuoto oltre che familiare, esistenziale con divertimento, amici, discoteca e alcol, ma più cercavo di riempire quel vuoto e più mi sentivo insoddisfatta e irrequieta.

Una sera ormai stanca pregai Dio e gli dissi che se esisteva doveva fare qualcosa. In quel periodo sul posto di lavoro conobbi Rossano (che poi è diventato mio marito), e cominciammo a uscire insieme. Tra di noi si era instaurato subito un bel rapporto, con lui potevo parlare apertamente anche di tutti i miei problemi in famiglia e delle mie paure. Un giorno, forse per via delle mie insistenti domande sul senso di questa vita, mi disse che lui credeva in Dio e cominciò a parlarmi della Parola contenuta nella Bibbia. All’inizio ero molto perplessa, soprattutto perché mi parlò della chiesa evangelica, e io non avevo mai sentito parlare degli evangelici. Ma mi aveva colpito la fede e l’amore con cui ne parlava, così gli chiesi, più per curiosità, di portarmi in chiesa per assistere a un culto. Le cose che mi colpirono di più una volta entrata in chiesa furono due: la prima era che potevo sentire la fede sincera delle persone che stavano pregando e la seconda fu la Parola di Dio predicata dal pastore Germano Giuliani. Ascoltando quel messaggio cominciai a piangere, e facevo fatica a fermare le lacrime. Mi rendevo conto che stavo conoscendo Dio e Suo figlio Gesù per la prima volta nella mia vita.

Chiesi a Rossano di portarmi in chiesa sempre più spesso perché solo l’ascolto della Parola di Dio mi dava la serenità, la pace e l’amore che stavo cercando. Cominciò da quel giorno un cammino meraviglioso di crescita spirituale. Gesù da quel giorno ha travolto e stravolto completamente la mia vita, ha messo nel mio cuore una gioia, una serenità e una certezza di fede che nessun altro mi poteva dare. Dio ha creato nel mio cuore un amore per Lui e per la Sua Parola (la Bibbia) che non saprei come spiegare. Ha ascoltato le mie preghiere ed è intervenuto nel rapporto tra i miei genitori, cosa che io reputavo impossibile. Ha cancellato molte delle paure che mi trascinavo dall’adolescenza.

Sono tutt’ora convinta infatti che nessun uomo o farmaco possa guarire l’anima, ma solo Gesù è in grado di creare dal niente e di ricostruire dalle macerie. Gesù ha riempito anzi colmato quel vuoto. Ho conosciuto un Dio di amore, pazienza e perdono. Un Padre presente che si cura dei Suoi figli amandoli, ammaestrandoli e riprendendoli se necessario. Ciò che vuole Dio è solo questo, che noi torniamo a Lui con tutto il nostro cuore e che lo seguiamo perché Lui sa come prendersi cura di noi.

07/12/2011
Betty