Lettera di Paolo ai Romani capitolo 4 dal versetto 2 al versetto 5
2 Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio;
3 infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia».
4 Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito;
5 mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia.
Lettera di Paolo ai Romani capitolo 4 dal versetto 18 al versetto 25
18 Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza».
19 Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent'anni) e che Sara non era più in grado di essere madre;
20 davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella sua fede e diede gloria a Dio,
21 pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo.
22 Perciò gli fu messo in conto come giustizia.
23 Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia,
24 ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore,
25 il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.