Lettera agli Ebrei capitolo 11 versetto 30
30 Per fede caddero le mura di Gerico dopo che gli Israeliti vi ebbero girato attorno per sette giorni.
Libro di Giosuè capitolo 6
1 Gerico era ben chiusa e barricata per paura dei figli d'Israele; nessuno ne usciva e nessuno vi entrava.
2 E il SIGNORE disse a Giosuè: «Vedi, io do in tua mano Gerico, il suo re, i suoi prodi guerrieri.
3 Voi tutti dunque, uomini di guerra, marciate intorno alla città, facendone il giro una volta. Così farai per sei giorni;
4 e sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe squillanti; il settimo giorno farete il giro della città sette volte, e i sacerdoti suoneranno le trombe.
5 E avverrà che, quand'essi suoneranno a distesa il corno squillante e voi udrete il suono delle trombe, tutto il popolo lancerà un gran grido, e le mura della città crolleranno, e il popolo salirà, ciascuno diritto davanti a sé».
6 Allora Giosuè, figlio di Nun, chiamò i sacerdoti e disse loro: «Prendete l'arca del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe squillanti davanti all'arca del SIGNORE».
7 Poi disse al popolo: «Andate, girate intorno alla città, e l'avanguardia preceda l'arca del SIGNORE».
8 Quando Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti al SIGNORE si misero in marcia suonando le trombe; e l'arca del patto del SIGNORE li seguiva.
9 L'avanguardia marciava davanti ai sacerdoti che suonavano le trombe, e la retroguardia seguiva l'arca; durante la marcia, i sacerdoti suonavano le trombe.
10 Giosuè aveva dato al popolo quest'ordine: «Non gridate, fate che non si oda neppure la vostra voce e non vi esca parola di bocca, fino al giorno che io vi dirò: "Gridate!" Allora griderete».
11 Così fece fare all'arca del SIGNORE il giro della città una volta; poi rientrarono nell'accampamento, e vi passarono la notte.
12 Giosuè si alzò la mattina presto, e i sacerdoti presero l'arca del SIGNORE.
13 I sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti all'arca del SIGNORE avanzavano, suonando le trombe durante la marcia. L'avanguardia li precedeva; la retroguardia seguiva l'arca del SIGNORE; e durante la marcia, i sacerdoti suonavano le trombe.
14 Il secondo giorno girarono intorno alla città una volta, e poi tornarono all'accampamento. Così fecero per sei giorni.
15 Il settimo giorno si alzarono la mattina allo spuntar dell'alba e fecero sette volte il giro della città in quella stessa maniera; soltanto in quel giorno fecero il giro della città sette volte.
16 La settima volta, come i sacerdoti suonarono le trombe, Giosuè disse al popolo: «Gridate! perché il SIGNORE vi ha dato la città.
17 E la città con tutto quel che contiene sarà consacrata al SIGNORE per essere voto di interdetto; soltanto Raab, la prostituta, avrà salva la vita: lei e tutti quelli che saranno in casa con lei, perché nascose i messaggeri che noi avevamo inviati.
18 E voi guardatevi bene da ciò ch'è votato all'interdetto, affinché non siate voi stessi votati allo sterminio, prendendo qualcosa d'interdetto, e non rendiate maledetto l'accampamento d'Israele, gettandovi lo scompiglio.
19 Ma tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di bronzo e di ferro saranno consacrati al SIGNORE; entreranno nel tesoro del SIGNORE».
20 Il popolo dunque gridò e i sacerdoti suonarono le trombe; e quando il popolo udì il suono delle trombe lanciò un gran grido, e le mura crollarono. Il popolo salì nella città, ciascuno diritto davanti a sé, e s'impadronirono della città.
21 Votarono allo sterminio tutto ciò che era nella città, passando a fil di spada uomini, donne, bambini, vecchi, buoi, pecore e asini.
22 E Giosuè disse ai due uomini che avevano esplorato il paese: «Andate in casa di quella prostituta, fatela uscire con tutto ciò che le appartiene, come glielo avete giurato».
23 E quei giovani che avevano esplorato il paese entrarono nella casa, e ne fecero uscire Raab, suo padre, sua madre, i suoi fratelli e tutto quello che le apparteneva; ne fecero uscire anche tutte le famiglie dei suoi e li sistemarono fuori dell'accampamento d'Israele.
24 Poi i figli d'Israele diedero fuoco alla città e a tutto quello che conteneva; presero soltanto l'argento, l'oro e gli oggetti di bronzo e di ferro, che misero nel tesoro della casa del SIGNORE.
25 Ma a Raab, la prostituta, alla famiglia di suo padre e a tutti i suoi Giosuè lasciò la vita; e lei ha abitato in mezzo a Israele fino ad oggi, perché aveva nascosto gli esploratori che Giosuè aveva mandato a Gerico.
26 Allora Giosuè fece questo giuramento: «Sia maledetto, davanti al SIGNORE, l'uomo che si alzerà a ricostruire questa città di Gerico! Egli ne getterà le fondamenta sul suo primogenito, e ne rizzerà le porte sul più giovane dei suoi figli».
27 Il SIGNORE fu con Giosuè, e la fama di lui si sparse per tutto il paese.