A proposito di pienezza di Spirito Santo
Un certo Besaleel (Esodo 35:31) era stato "ripieno" di Spirito Santo allo scopo di "fare ogni cosa secondo quanto il Signore aveva ordinato" (vedi Libro dell’Esodo 36:1 - costruzione del tabernacolo).
Ciò accadeva nell'Antico Patto e il fatto di essere ripieni di Spirito Santo, come è previsto anche dal Nuovo Testamento, significa ritenersi disponibili per adempiere a quel che Dio ordina in modo specifico, per l'edificazione a Chiesa di quanti vengono raggiunti e toccati dal suo piano di salvezza e redenzione:
Precisiamo che chiunque abbia creduto nel Signore Gesù Cristo l'ha potuto fare col contributo dello Spirito Santo e non diversamente. Ciò indica sia la presenza sia l'azione dello Spirito Santo nel credente, nell'intera sua persona.
L'essere pieno potrebbe indicare una completezza fine a se stessa, per un beneficio circoscritto all'interessato, più che rivolto ad altri. Uso l'esempio di una bottiglia piena di vino che sia però tappata. Il beneficio è tutto nella bottiglia, mentre l'essere RIPIENO, nel linguaggio comune, dà l'idea di una sostanza che esorbita, fuoriesce, trabocca dal suo contenitore ed è a beneficio di chi, non solo è attore dell'operazione, ma anche di chi ne è spettatore: la bottiglia di vino è stappata, il suo contenuto spumeggia, si riversa fuori (Vangelo di Luca 6:38; Vangelo di Marco 4:21-22).
Col Battesimo di Spirito Santo il Signore dava ai suoi discepoli qualcosa che mancava loro, una misura di Spirito che ancora non possedevano e che è da Lui definita "potenza". Se detta potenza l'avessero già precedentemente posseduta e usata (Vangelo di Giovanni 20:22; Matteo 10:5-8), sarebbe stato superfluo, un controsenso conferirgliela in un secondo momento, cioè dieci giorni dopo la sua ascensione al cielo.
Gesù compiuta la Sua missione salvifica per tutto il mondo, sarebbe rientrato nel cielo da dove era venuto. Ma non avrebbe lasciato soli, abbandonati a se stessi i suoi discepoli, cioè tutti quelli che avevano creduto e sperato in lui:
"...Io pregherò il Padre, ed egli vi manderà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre , lo Spirito della verità...lo Spirito Santo" (Vangelo di Giovanni 14:12, 16, 26).
In procinto di ascendere al cielo, rinnova la promessa:
"...Voi sarete battezzati (immersi) in Spirito Santo...Ma riceverete potenza quando lo Spirito sarà su di voi e mi sarete testimoni...fino all'estremità della terra" (Libro degli Atti degli Apostoli 1:4,5,8).
La promessa venne mantenuta dieci giorni dopo a Pentecoste:
"Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia e riempì tutta la casa dove essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi" (Libro degli Atti degli Apostoli 2:1-4).
Quel che accadde in quel giorno di Pentecoste non fu limitato ai primi discepoli di Gesù, o unicamente agli apostoli, viceversa il messaggio della salvezza non sarebbe mai giunto alle estremità della terra.
Tratto da "Quello che dalla tua mano ho ricevuto" - Raccolta di pensieri e insegnamenti di un servo di Dio
Germano Giuliani