Da tempo sentivo la necessità di servire il Signore, e quando il desiderio è cresciuto
mi sono guardato attorno per vedere nelle varie attività della comunità dove potevo
rendermi utile per l’opera di Dio. L’attività del gruppo evangelistico non l’avevo
presa in considerazione in quanto non mi ritenevo all’altezza di quel compito così
importante, ovvero parlare di Gesù a persone che non conoscevo, seppure era il mandato
che Gesù lasciò a tutti gli uomini prima di salire in cielo.
Eppure la mia mente veniva continuamente stimolata in quella direzione e mentre
le altre porte si chiudevano quella rimaneva aperta. Desideravo fare per il Signore
quello per cui mi chiamava ma non riuscivo a comprendere che era proprio quello
che Lui mi chiedeva di fare. Per fede accettai di entrare nel gruppo evangelistico
a gennaio 2010, cominciando ad uscire con loro il sabato. Prima di iniziare chiesi
a Dio l’aiuto necessario per affrontare ogni situazione e la guida dello Spirito
Santo per riconoscere la Sua volontà.
Inizialmente non fu facile superare l’imbarazzo e i preconcetti che c’erano nella
mia testa per fermare gente sconosciuta offrendo loro un volantino e parlare di
Gesù, raccontare ad altri quello che Dio ha fatto nella mia vita.
Gli altri giovani che da più tempo facevano parte del gruppo sono stati per me un
ottimo esempio e nello stesso tempo uno stimolo. Il mio desiderio era quello di
abbinare la “teoria” che sto imparando frequentando la Scuola di Cultura Biblica
con la praticità del Vangelo e del suo mandato. Man mano che facevo esperienze nel
gruppo evangelistico il desiderio di servire il Signore testimoniando di Lui nella
mia città cresceva, e in particolare il poter parlare ai giovani. Questo mi ha anche
aiutato e incoraggiato molto a parlare del Signore alle persone con cui sono a contatto
quotidianamente, offrendo loro la possibilità di conoscere il vero Dio, il Signore
dei signori.